dissociazioni culturali

Quattro domande di Raoul Elia a Maurizio Baldrini(artista dissociato)
D. Da cosa nasce il suo essere un “artista dissociato”?
R. da molteplici cose, dalla voglia di coerenza con i miei ideali e dalla spontanea contraddizione che ci coinvolge nostro malgrado.
Da qui la mia non associazione ai conflitti e mediazioni basse
la mia prima dissociazione è della fine degli anni ‘70
io culturalmente ero proiettato su un universo che predicava la pace e l’amore mentre il mondo tutto era in conflitto con le molteplici variabili della vita.Io cercavo dei valori che ho percepito, e che ancora non ho trovato.Altra dissociazione, negli anni ‘80 il sistema dell’arte manifestava tramitei media un espandersi in maniera dozzinale con quotazioni record. L’interesse prettamente economico e formale del mercato basato sul business .L’arte era un processo di sponsorizzazione a prodotti senza arte, acquistati e profferti per poesia: L’arte era saper vendere (l’arte)Io utopico, producevo cose che non interessavano il mercato.La mia ricerca personale era basata su istanti di percezioni altredi piena libertà di espressione, e di intuizioni (vedi assemblaggi e xerografie, lettera catalogo mail art, poesie dada, ecc.)Io non avevo ( non ho) mercato. Da qui la mia prima dissociazione(dal mercato dell’arte)Altra dissociazione nasce alla fine degli anni ‘90, ed è rivolta contro la città di Catanzaro, dove manifesto l’intento di non esporre più mie opere inquel paese.
Ti invito a leggere PENSIERO RANDAGIO e le note del giorno dopo
(sul link http://www.museocoevo.it/93102.php)
In sintesi, le mie idee sono in pieno dissenso con la cultura alta e bassa di chi gestisce il potere, locale e nazionale.Che tra cecità e nepotismi vari, in progressivo obliosi spaccia per mecenate culturale.
Non riuscendo a capire che chi fa arte non è solo un tecnico,
un appassionato , ma principalmente é un uomo libero
ultima dissociazione culturale in ordine cronologicola dissociazione ad Amsterdam
D. Qual’è il suo rapporto con gli strumenti tecnologici e la Computer Graphic ?R. Ottimo! E dal ‘99 che uso come strumento d’espressione il P.C. con diversi software grafici. La mia integrazione alla computer graphic è avvenuta naturalmente, per espandersi di coseIo comunque preferisco le definizioni computer art, web art, net art, o arte elettronica per definire la mia ricerca di arte digitale.
D. Quali sono i suoi progetti per il futuro ?
R. Chi lo sa ? io sono un naufrago in questo universo, comunque, sto portando avanti il progetto http://www.museocoevo.it/ poi se vivrò vedrò
D. In che rapporto è con il territorio Calabrese e, in particolare, con il comune di Catanzaro?
R. Pessimo! preferisco non parlarne. 

amsterdam dissociazione con poesia dada

Il senso compiuto di questa mia azione, e da ricercare nella situazione e nel gesto concettuale. Nei maggiori musei d’arte d’Amsterdam ho presenziato d’artista in luogo d’artisti Promovendo e comunicando la mia utopia d’uomo e d’addetto ai lavori Fanno fede i timbri in fondo all’opera e le mie foto delle temporanee Questa mia presenza, storicizza il gesto el’intenzione. La poesia DADA che componeva i messaggi di dissociazione/associazione ha come slogan Sono Libero di farlo (una frase che dice tutto)
Nota bene
La mia dissociazione avviene all’inizio della presidenza dell’Italia nel semestre europeo
Nel centocinquantesimo anno della nascita di Van Gogh
In pieno periodo di Contraddizione e contingenza mondiale

Conscio che questo non mi cambierà la vita, proseguo con coerenza nella mia ricerca
D’artista dissociato dal sistema dell’arte
D’artista dissociato da incompetenti che gestiscono la cultura
D’artista che vuole fare quello che gli circola dentro senza mediazioni

SONO LIBERO DI FARLO

dissociazioneCULTURALE dal prog. Utop genes (2000)a cura di m.baldrini il manifesto.
Prevede la sovversione delle regole del gioco. E della Pubblica Amministrazione
Asserisce che la legge della sintesi divina é quella ESATTA, i consigli cristiano morali (ama il prossimo tuo come te stesso, non fare a gli altri quello che gli altri non farebbero a te) sono la regola di tutti i DISSOCIATI. IL POTERE AL BUON SENSO lo sloganla dissociazione é gratuita.
il dissociarsi con il nostro diritto al voto; o meglio raggiungere un quorum che permetta di gestire la cosa pubblica cioè il bene comune di tutti e crearci delle regole a misura d’uomo. che prevedono la gestione del potere politico, amministrativo, economico, socioculturale, alle potenzialità circoscrizionali e rionali .Tramite una rete di informazioni gestita da gente competente e capace .Il potere alle circoscrizioni con delegati capaci di qualità morali e sensibilità empatica da gestire gratuitamente o dietro minimo compenso. le problematicità del quartiere e del singolo cittadino con decisione di voto ad essere partecipe a questo totale RINNOVAMENTO GENERAZIONALE dove il terzo millennio apre alla comunicazione simultanea delle porte che sfociano nella complessità della comunicazione, dove l’interpretazione e la regola principale, dove il buon senso dovrebbe prevalere su impacci burocratici superati. Dove l’incompetenza regna sovrana a discapito nostrosenza di te il progetto utop génes non si può realizzare, vedi com’e importante la tua collaborazione spontanea ...
dissociati anche tu
Maurizio Baldrini, nato a Catanzaro nel 1961, consegue il Diploma di maturità in Arti Applicate presso l'Istituto Statale d'Arte di Squillace (CZ) e si Diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. L'ambiente culturale e il contesto socio-politico di questo ultimo quarto del XX secolo, determinano in maniera incisiva la personalità di Maurizio Baldrini. In una società post-moderna esasperata dal consumismo e da varie crisi di valori gli anni adolescenziali dell'Artista sono permeati dalla musica psichedelica dei Pink Floyd e dei Beatles, del mito dei viaggi in oriente, delle comuni dei figli dei fiori, dalle contestazioni del '77 all'autonomia femminista e al rifiuto dei punk in anni di piombo per lo Stato italiano. Le letture di questo periodo di Baldrini sono molto variegate: da Bukowski a Baudelaire, da Tagore a Gibran,. I testi delle Orme e di De Gregori ,De Andre,aprono nuovi orizzonti mentali autarchicici. Il cammino di vita dell'Artista, passa anche attraverso esperienze proibizionistiche (droghe leggere), con 100 giorni di permanenza nella Marina Militare e 18 mesi nella polizia di Stato, che all'epoca si stava smilitarizzando. Seguono 12 mesi di postulandato con i frati cappuccini e 5 mesi in giro per l'Italia con gruppi pacifisti, sempre nella ricerca affannosa di qualcosa che sicuramente alberga dentro di lui. Da questo percorso di vita inconsueto e particolare si denota una personalità svincolata da schemi preordinati e assunti dall'attuale società, quindi come valvola di sfogo emerge l'espressione artistica e le prime produzioni all'attuale percorso di ricerca. Le prime produzioni artistiche sono le poesie legate ad una grafica surreale e ispirate a De Chirico e Max Ernest per poi approfondire il percorso con gli insegnamenti di Picasso, Duchamp, Rauschemberg e altre influenze decodificandone i linguaggi e i messaggi fino ad assorbirli e reinterpretarli con il suo vissuto e la sua personalità
DISSOCIAZIONE con un’opera in soli 100 esemplari Distribuita durante l’antologicadel maestro Mimmo Rotella, tenutesi a Catanzaro nel novembre del 1999
L’opera era (la rivista autoprodotta in fotocopie) VRTESTUDIO CIBERDADA che allegava al centro il manifesto dei pittori FUTURISTI, e il manifesto DADA come strumento di Estraniamento Denuncia, e presenza d’artista nella celebrazione d’artista Lo scopo provocatorio ( la mia dissociazione artistica e culturale)  Avente l’intento di non esporre piu’ a Catanzaro
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